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Workshop Future Domesticity: progettando il futuro a Casa Jasmina

A Torino ci sono state diverse volte. Mi piace tornare.
Il mio treno è in ritardo, mi lascio guidare da Google Maps, Via Egeo 16. Arrivo.

Alessandro Squatrito è intento a introdurre il corso di Future Domesticity e tutto il mondo che ruota intorno a Casa Jasmina. 
Mi siedo intorno al nostro tavolo incrocio sguardi nuovi: al modulo parteciperanno anche persone esterne al master. Sono in tre, due ragazze e un ragazzo.

Essere introdotti all’IoT è come mettere un piede, una gamba e perfino un braccio nel futuro. Ho scoperto che esistono oggetti utili che ci permettono di fare cose che non pensavamo possibili, che ci fanno abitare in modo nuovo le nostre case e che stanno cambiando la nostra società; esistono poi oggetti più inutili ma comunque divertenti, sperimentazioni, giochi e voli pindarici che non muteranno intrinsecamente il mondo ma lo rendono un posto migliore.

Si parte con il brief, che potremmo riassumere in una domanda:
cosa succederebbe se gli oggetti utilizzassero i social network?

Si discute, si riempiono pareti di post-it per brainstorming colorati, si provano nuovi metodi di prototipazione tramite giochi di carte (grazie Alessandro per la felice scoperta!) ci si sfida, ci si fida e si costruiscono storie pezzo dopo pezzo.

Quello dell’IoT è un mondo immateriale, che si muove nel campo delle infinite possibilità di rappresentazione appunto perché non ne ha.
Insomma come si rappresenta qualcosa che non è?

Le soluzioni sono arrivate da qualche luogo recondito delle nostre teste, da pensieri strani e contorti che sono diventati linee ed immagini e parole messe insieme.
Sono venuti fuori questi due progetti un po’ strambi, case che come l’acqua prendono la forma che gli viene data, con tanto di personalità multipla e oggetti/soggetti che si perdono, si cercano e rinascono.

Abbiamo parlato di cose, di case, di funzioni e pensieri ma soprattutto abbiamo parlato di metafore che poi sono le nostre storie camuffate.

casa-jasmina-bruna-crapanzanoBruna Crapanzano

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Ti abbiamo raccontato Relational Design in tutti i modi possibili. Ora è tempo di passare all’azione.

Vieni a scoprire Relational Design e vivi l’esperienza del master partecipando al terzo modulo didattico Future Domesticity dedicato all’Internet of Things.

Il corso si svolgerà a Torino all’interno di Casa Jasmina (partner del corso), un vero e proprio appartamento, un laboratorio vivo in cui poter riflettere sui significati e le modalità con cui interagiremo nel prossimo futuro con lo spazio domestico.

Attraverso gli strumenti di prototipazione rapida, cercheremo di riflettere sul mondo materiale ed immateriale che popolerà le nostre case, su cosa significa IoT, cosa si intende per oggetti intelligenti e come poterli rendere tali.

Se vuoi vedere da vicino come funziona il master e conoscere gli studenti potrai partecipare gratuitamente ai primi 3 giorni del corso (dal 7 al 9 dicembre):  72 ore per approcciarsi all’interaction design e sperimentare di persona  il nostro metodo didattico.

Per partecipare e ricevere il programma dei tre giorni invia una mail a relationaldesign@abadir.net.

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La prossima edizione del Master Relational Design inizierà a  febbraio 2017.
Sono previste agevolazione economiche per chi invia la domanda di iscrizione entro il 30 novembre 2016.